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Un legame antico e sacro unisce gli alberi d’ulivo alla Calabria, terra di cultura e agricoltura, tanto che antiche leggende s’intrecciano alla nostra olivicoltura d’eccellenza. Già 3.500 anni fa l’olio veniva prodotto e commerciato quì in Calabria, come evidenziano le risultanze archeologiche di Broglio di Trebisacce, con gli eccelsi oli di Terina, Medma, Caulonia, Locri e Crotone.

E la storia si fonde alla leggenda, col mito di Ligea, nel poema “Alexandra”, del poeta calcidese Licofrone (330 a. C.). La salma di Ligea – sirena che si diede la morte quando Ulisse riuscì a sottrarsi al fascino del suo canto – sospinta dalle onde del Tirreno, arenò proprio sulla spiaggia del golfo lametino, dove ricevette onorata sepoltura, dando origine alla città di Terina, l’attuale Lamezia Terme, il cui comprensorio agricolo è riconosciuto come area di produzione dell’olio DOP Lametia.

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L’olio extravergine di oliva Lametia DOP è ottenuto dai frutti dell’olivo della varietà Carolea, presente negli oliveti in misura non inferiore al 90%. Possono concorrere altre varietà presenti negli oliveti fino a un massimo del 10%.

ZONA DI PRODUZIONE
La zona di produzione dell’olio extravergine di oliva Lametia DOP ricade in alcuni comuni della provincia di Catanzaro, nella regione Calabria.

METODO DI PRODUZIONE
Le olive devono essere raccolte direttamente dalla pianta, a mano o con mezzi meccanici, a partire dall’inizio dell’invaiatura ed entro il 15 gennaio di ogni anno. Le olive devono avere una resa massima in olio non superiore al 20% e la produzione massima non può superare le 13 tonnellate per ettaro negli oliveti specializzati.

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